Le motivazioni che hanno spinto noi del WWF a difendere questa porzione di Agro Romano sono state sicuramente animate dalla convinzione di salvaguardare un ecosistema di grande interesse, le cui valenze naturalistiche sono tali da aver indotto l'Ente di Gestione del Parco dell'Appia Antica a richiedere l'istituzione di un SIC (Sito di Importanza Comunitaria) per parte dell'area. Sono poi ben noti i valori paesaggistici, storici ed archeologici, tali da indurre il Ministero dei Beni Culturali a vincolare tutta la Tenuta.
Ma vi erano anche altre ragioni, di ordine urbanistico: la devastazione
di questo territorio sarebbe avvenuta senza il rispetto,
nella XI Circoscrizione, de gli standard urbanistici imposti dal DM 1444/68
in materia di parcheggi, verde pubblico attrezzato
e soprattutto di viabilità.
Su quest'ultimo aspetto, per fare un esempio, viale Tor Marancia sarebbe diventata una delle principali vie di comunicazione tra il nuovo nucleo abitativo e il settore urbano a nord con aumenti di traffico del 688,3 % e di emissioni inquinanti del 763% (fonte: SIA-agosto 1999). Tutto ciò pur attuando le nuove infrastrutture viarie a quel tempo proposte dall'Amministrazione Comunale.
Non dimentichiamo che sul quadrante compreso tra Ardeatina-Laurentina-Via di Vigna Murata e Via Castel di Leva (Municipio Roma XII) il nuovo PRG prevede interventi urbanistici per oltre 2,7 milioni di metri cubi. Tutto questo fa temere il collasso per la già precaria mobilità del settore sud-est di Roma, qualora non si provveda, prima dell'apertura dei cantieri, ad un adeguato sistema di potenziamento del sistema di mobilità, in particolare per il trasporto pubblico.
Va, infine, ricordato che in via di Grotta Perfetta (area fuori Parco), è rimasto un residuo di previsione urbanistica (Comprensorio E1 - PRG del Comune di Roma del 1962). La delibera regionale sull'ampliamento del Parco Regionale dell'Appia Antica, indica un massimo di 400.000 m3 edificabili ed è questa la volumetria complessiva prevista dall'ultima versione (gennaio 2003) del progetto: in dettaglio trattasi di 9 palazzi da 8 piani, 8 edifici da 7 piani (tra cui 2 alberghi) e 5 palazzi da 6 piani; inoltre è previsto un Centro Commerciale. Questa dimensione è eccessiva, in quanto il reperimento delle superfici destinate agli standard urbanistici previsti dal DM 1444/68 deve avvenire integralmente all'interno di tale area e non nel territorio del Parco dell'Appia Antica; inoltre l'intervento urbanistico è destinato ad aggravare i problemi di viabilità senza un preventivo potenziamento del servizio di trasporto pubblico.
Tutto ciò pur
attuando le infrastrutture viarie che l'Amministrazione propone (tunnel
sotto l’Appia Antica e
tram Piramide-Caravaggio).
A Roma si registra ormai da anni una diminuzione dei residenti; inoltre il 13% di abitazioni non occupate e il 7,5% di nuove costruzioni, escluse le abusive; il Lazio è al 3° posto in Italia sia per concentrazione di abitazioni, che per il minimo rapporto abitanti/abitazioni (dati ISTAT).
Il territorio di tutto il nostro Paese ha subito straordinarie modificazioni e risulta essere continuamente "attaccato" da cementificazioni e trasformazioni di ogni tipo. I processi di consumo del suolo, non sono più ulteriormente sostenibili. Sebbene la popolazione sia da anni stabile, le estensioni urbane crescono ed il rilancio delle opere pubbliche è sostanzialmente in atto. Come conseguenza diretta si ha non solo una riduzione dei territori liberi, ma anche una frammentazione di questi, con evidenti ripercussioni sulla Biodiversità. Fermare il consumo dei suoli è oggi più che mai uno dei presupposti necessari ed indispensabili per la conservazione. Siamo il 4° paese al mondo tra i produttori di cemento ed il 1° in relazione al numero degli abitanti. La tutela della Biodiversità ed il corretto e razionale assetto territoriale sono stati obiettivi prioritari del WWF Italia sin dalla sua fondazione (1966), ma nessun risultato è conseguibile senza l'impegno di tutti, ANCHE IL TUO.
1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI
